martedì 17 agosto 2010

Funerali di stato

E' morto Cossiga, almeno per ora.

E' morto Cossiga, finalmente accettate le sue dimissioni da senatore.

E' morto Cossiga, ma Dio continua a non esistere.

Cossiga è morto, stroncato da una notte tranquilla.

E' morto Cossiga, finalmente un gesto di umanità.

Cossiga è morto per un arresto cardiaco, sotto accusa i globuli rossi.

E' morto Cossiga, Moro potrà finalmente riabbracciarlo.

E' morto Cossiga, uomo pieno di contraddizioni. I funerali di stato si svolgeranno in forma strettamente privata.

E' morto Cossiga lascia quattro alte cariche nelle lettere dello stato.

E' morto Cossiga, allestita la camera ardente per i documenti che aveva a casa.

E' morto Cossiga "presidente emerito". Emerito cosa?

2 commenti:

  1. Caro Gigi, la morte e' un fatto che porta con se il massimo grado di mistero. Scherzarci sopra puo' essere, secondo me, anche molto liberatorio, nel senso che, in tal modo ne possiamo smorzare, in una certa misura, la carica d'angoscia e il senso della perdita. Credo anche sia molto meglio se si scherza sulla nostra morte o su quella degli amici cui si vuol bene, come forma di scaramanzia, come per dire che in fondo non moriremo mai...

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  2. Purtroppo alcune morti, come quella di Cossiga, sono l'estrema ratio per una beatificazione improponibile in vita. Scherzare su queste morti è comunque una reazione a queste beatificazioni proto-postume, un flebile controcanto a ciò che si vede e si sente in giro per cercare di riportare ad una dimensione più corretta l'esperienza di una vita quantomeno cotroversa come quella di Cossiga.

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